top of page

Quando si disegna non si sbaglia mai

Ho conosciuto Francesca, bravissima e professionale maestra della scuola materna (la trovate su instagram come @effedimaestra), qualche mese fa e abbiamo da subito iniziato a parlare e a confrontarci in DM.


Nei suoi canali Francesca ha parlato di quanto sia tossica la "ricerca della perfezione" per i bambini a scuola, soprattutto durante la creazione dei famosi "lavoretti" didattici, che dovrebbero aiutarli a sviluppare le loro abilità specifiche (a discapito della "bellezza" dell'artefatto), ma che troppo spesso vengono rifiniti dagli insegnanti per renderli più belli agli occhi dei genitori. Questa è purtroppo una pratica diffusa nelle scuole vecchio stampo, senza innovazione, aggrappate a idee ormai largamente superate.


Ringrazio Francesca per aver parlato di questo argomento, perché mi sta molto a cuore.





Da anni lavoro con i bambini: ho fatto la maestra in scuole materne e centri estivi e creo e tengo laboratori didattici in presenza e online. In queste occasioni vengo ovviamente sempre a contatto con tanti bambini e bambine, di diverse età e provenienza.


Non avete idea di quante volte ho sentito dire "Maestra, non sono capace!", oppure "Maestra, non so disegnare bene", "Maestra, guarda che schifo questo lavoretto, non sono bravo come te a farlo", "Maestra io non voglio più continuare, non sono bravo".


Credetemi se vi dico che per il 98% delle volte in cui ho lavorato con i bambini li ho sentiti ripetere queste frasi, per me agghiaccianti. Le prime volte mi trovavo impreparata, non sapevo cosa rispondere a queste esternazioni, sentivo una tristezza dentro il cuore che non si può spiegare. Non potevo rimanere però in silenzio e ho iniziato a pensare a una frase efficace per comunicare quel che provavo e quel che ritenevo giusto.





Quando si disegna o si crea con la fantasia non si sbaglia mai!


Ecco la frase che ripeto ogni volta che mi capita di sentire un bambino dire "non sono bravo, non sono capace". Rimango seria e la dico. I bambini rimangono letteralmente a bocca aperta, non sanno cosa dire. Forse non sanno se credermi o meno, forse non mi credono affatto, ma il semino del "dubbio" entra dentro la loro testolina e inizia a crescere. Forse la maestra Elena ha ragione? Mmm, forse sì.


Dopo aver detto questa affermazione, i bambini iniziano inaspettatamente a creare e disegnare divertendosi, mettendoci impegno e creatività, senza però dare troppa importanza alla "perfezione" del risultato finale. Non credo sia una coincidenza.


Perfetto per chi?


E qui veniamo al punto chiave di tutta questa storia: i bambini nascono con questa necessità di perfezione assoluta irraggiungibile, oppure qualcun altro mette loro in testa questa idea?


Come per la maggior parte delle volte, la colpa è degli adulti. Gli insegnanti vecchio stampo (n.b.: per vecchio non intendo over 60 anni, un insegnante vecchio stampo può avere anche 25 anni!), i genitori precisetti, i nonni troppo orgogliosi, ecc ecc ecc.


Mi è capitato più volte di vedere genitori dire ai loro figli "Che brutto questo disegno", "Potevi farlo meglio". Non avete idea di quanto siano tossiche, limitanti, penalizzanti e umilianti queste parole. Riescono in 3 secondi netti a spazzare via tutta l'autostima dei piccoli, che si ritrovano ad affannarsi ad essere sempre più bravi, senza mai essere soddisfatti.


Vi prego, se vi riconoscete in queste ultime parole fatevi un esame di coscienza. Che voi siate genitori o insegnanti, nonni o zii... mettetevi una mano nella coscienza e cambiate atteggiamento, per il bene dei vostri piccoli e anche per il vostro bene.


Quanto è bello vedere un bambino "pastrocchiare" sul foglio, disegnare paesaggi strampalati e fantasiosi inventati? Per me è stupendo ed è il senso del mio lavoro.


Vostro figlio esce fuori dai bordi quando colora? A meno che non abbia 12 anni, io non mi preoccuperei e di sicuro non glielo farei notare ogni singola volta (eh sì, ho visto farlo a tanti genitori ahimé). Lasciamo i bambini liberi di sbagliare, di creare, di sperimentare, di sporcarsi le mani e di creare dei "lavoretti" solo con le loro piccole manine e la loro mente gigantesca.


Ringrazio ancora Francesca per questo spunto di riflessione! Vi consiglio di visitare il suo blog: clicca qui!


E tu che ne pensi? Fammelo sapere lasciando un commento :)

 
 
 

Comments


bottom of page